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NAVIMODEL

 NAVIMODEL

Rappresentante Ufficiale per l'Italia della federazione Mondiale Naviga

Rappresentante Ufficiale per l'Italia di I.M.B.R.A

naviga

imbra

La storia di NAVIMODEL

1942-1994

NAVIMODEL 1942 - 1994

E' scaduto nel 1992 li cinquantesimo anniversario di fondazione della Navimodel. Ci sembrava doveroso, anche se solo quest'anno, ne ricordiamo le attività, gli avvenimenti e gli uomini, che di questa Associazione ne hanno fatto uno dei motivi della propria vita. per lanciarla e svilupparla. Nel 1942 a Milano, sotto la guida dell'Ammiraglio Camperio allora Presidente della Sezione della Lega Navale di Milano, un gruppo di entusiasti ed appassionati dell'arte navale fondava, l'Associazione Modellistica Navale "Navimodel".

Gli aderenti, pur esercitando professioni diverse, erano tutti accumunati dal medesimo amore per l'arte del modellismo navale. La Navimodel non poté subito estendersi e farsi conoscere a causa della guerra che allora incombeva, ma tornata la pace nel mondo, alcuni vecchi soci ricominciarono a far rivivere, nel 1946, la Associazione.

Si iniziò a fare una intensa opera di propaganda per raccogliere proseliti, e si misero in atto programmi con un crescendo di iniziative allo scopo di far conoscere al grosso pubblico una attività nota a pochi. In generale le iniziative, volte anche ad assistere l'opera individuale, da parte di un Ente, risultavano di scarsa comprensione e quindi non si poteva ottenere i risultati sperati.

Comunque, superate le prime difficoltà organizzative, la Associazione cominciò a decollare e la prima manifestazione importante si tenne nel 1948, con una grande rassegna di modelli navali, presso il Palazzo della triennale di Milano Nell'occasione giornali e riviste furono sensibilizzate e pubblicarono favorevoli commenti e articoli.

Questo primo successo :incoraggiò dirigenti ed associati tanto che organizzarono. una grande manifestazione presso la Famiglia Artistica di Milano nel l950. Alla Mostra aderì il Comune di Milano e il Ministero della Marina Militare che offrì una coppa e il suo patrocinio, dando così un carattere nazionale all’iniziativa. Nel frattempo altre mostre furono allestite in altre città come Como, S. Margherita mentre si organizzarono le prime gare di modelli da regata a vela e modelli a motore, con i primi rudimentali regolamenti. Onde facilitare l'attività agonistica ci si preoccupò di attivare uno specchio d'acqua permanente per prove e gare, che fu reperito nella località di Vialba a Milano.

Oltre alla componente sportiva non venne trascurata la componente culturale e didattica. Fino dai primi tempi l’Associazione pubblicò i primi piani e disegni di navi, allora non ancora reperibili in commercio. Già nel 1952 la Navimodel aveva nel suo Catalogo 35 piani di navi di tutti i tipi. Contemporaneamente si diede vita ad una biblioteca, mentre vennero tenute rubriche fisse sulle riviste; Italmodel, Scienza Illustrata, Modellistica.

Sempre nel 1952, in collaborazione con la Lega Navale, si tennero corsi di navimodellismo presso alcune scuole professionali. Per incrementare l'attività agonistica dei modelli a motore in particolare dei nodelli di racer a pilone, che cominciavano a svilupparsi, si richiede al Comune di Milano l'affitto di un laghetto che venne individuato al Parco Lambro. Opportunamente attrezzato per anni svolse una intensa attività agonistica, con memorabili gare nazionali e internazionali, queste ultime a cadenza annuale.

L'espandersi dell’attività della Navimodel suscito l'interesse dei modellisti italiani che vollero aderire all’Associazione che col tempo si affiancarono con la creazione di Sezione periferiche. Le prime Sezioni si costituirono a La Spezia, Bergamo, Napoli, Palermo, Torino. Ciò determinò la modifica della prioriginaria denominazione in Associazione Nazionale che venne approvata nell'Assemblea Generale dei Soci nel 1952. Per dare maggiore impulso e sviluppo al Navimodellismo, la Navimodel assieme ad altre consorelle italiane promosse la creazione di una Federazione Navimodellistica Italiana con il compito di coordinare le diverse attività, sportive, così di avere anche una unità di intenti in vista di una 3 probabile costituzione di una Federazione Mondiale.

Tuttavia dopo solo tre anni di stentata vita, per un complesso di circostante negative sia gestionali che organizzative la Federazione mano a nano perse lo smalto delle sue funzioni primarie tanto da condurla ad un tacito scioglimento. Nel settembre del 1953 la Navimodel organizzò il primo Campionato Italiano di. modelli a vela, all'Idroscalo di Milano, svoltosi con le prime regole di stazza e di regata. Nel 1954 si svolsero i primi Campionati di modelli di racer al pilone, al Laghetto del Parco Lambro di Milano. Nell'inverno 1953/1954 nel Salone delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, si tenne una grande mostra con nodelli navali provenienti da tutta Italia. Con l'occasione venne allestita una grande vasca ove si esibirono per la prima volta, al coperto i modelli naviganti.

Da quel momento si susseguirono in tutta Italia da Bergamo a Palermo, da Verona a Napoli, importanti Mostre e regate di modelli a vela e a motore, lo sviluppo delle attività modellistiche in genere e in particolare di quelle navali, portò ad un inevitabile scambio di informazioni e di idee con altre nazioni, specie quelle europee, nonché a reciproci incontri. Il primo grande incontro internazionale lo si ebbe nel dicembre del 1953 con una mostra che si svolse a Ginevra a cui partecipò anche la Navimodel con un cospicuo numero di modelli naviganti e statici. Con queste serie di iniziative e di attività nazionale ed internazionali la Navimodel si andava affermando come una grande Associazione, capace di capace di coagulare attorno a se un maggior numero di modellisti navali. Si veniva così a. concludere un primo decennio di attività che sotto la guida dei dirigenti del primo dopoguerra aveva portato la Navimodel a prestigiosi risultati.

Il 30 gennaio 1955 si teneva la prima grande Assemblea dei soci e in tale occasione si dava un sincero riconoscimento al primo Presidente del dopoguerra Guglielmo Stobbia e al Segretario Giancarlo Zipoli, principali rifondatori della Navimodel. Nell' assemblea venne eletto il nuovo Consiglio Direttivo così composto; Presidente, Vilfiderio Gioacchini, Vice-Presidenti Orazio Curti, Cesare Brusotti, Segretario Generale; Aldo Gismano, membri:Alberto Cesati, Carlo Mauri., Remigio Cervesato, Arnaldo Sartorio, Bruno Bonato. Negli anni seguenti venne intensificata l'attività agonistica e culturale con regate a vela e a motore con la partecipazione anche di concorrenti stranieri e con la stampa di un Bollettino Ufficiale il cui numero uno vide la luce il 1 gennaio 1957. Nello stesso anno furono avviate trattative e contatti con dirigenti di organizzazioni europee per una migliore coordinazione e gestione del navimodellismo internazionale.

Sempre nello stesso anno fu fatta la richiesta al Ministero della Marina Mercantile per il riconoscimento giuridico della Navimodel. Venne anche eletto il nuovo Consiglio Direttivo nelle persone seguenti: Presidente Vilfiderio Gioacchini; Vice Presidente, Sabato Sarnella; Segretario Cesare Brusotti; membri Orazio Curti. Luigi F. Rapi, Bonato Bruno, Carlo Mauri, Alberto Segati. Sergio Cervesato, Aldo Gismano. L'attività agonistica si svolse regolarmente in campo nazionale ed internazionale con regate in tutta Italia, in Germania e in Francia con la partecipazione dei modellisti Italiani che si affermarono sopratutto nei modelli a motore.

È proprio in questo primo decennio che si affermano i modellisti italiani sia nell'ambito nazionale che internazionale contribuendo alla creazione dal nulla di regolamenti e modelli acquisiti sul campo con esperienza e con i contatti con analoghi colleghi stranieri. Si impongono alla attenzione modellisti-pionieri nei modelli statici: Stobbia, Cesati, Cesani, Gismano, Cianfanelli, Lusci, Barbieri, Pagelli; nei modelli a vela: Rapi. Brusotti, Simoncini, Terrarossa, Marani, Curti, Rota; nei modelli a motore: Orlando, Rossi, Malfatti, Merlotti, Ghidoni, Reyneri, Marelli, Banfi, Torregino, Cingano, Cervesato, Fontanesi, Maggioni, Frare, Gambaro, Bestetti e tanti tanti altri. Nel 1959 veniva svolta una notevole mostra all'Istituto Tuminelli di Milano, e significative mostre in tutta Italia da Genova a Palermo. 4

Nel febbraio del 1959 veniva rinnovato il Consiglio Direttivo così composto; Presidente; Vilfiderio Gioacchini, Vice-Presidente Luigi F.Rapi, Segretario; Orazio Curti; membri; Marani Bruno, Bonato Bruno, Fontanesi Carlo, Remigio Cervesato, Aldo Gismano. Nel mese di luglio comparve nella Gazzetta Ufficiale n° 181 del 30 luglio 1959 il Decreto del Presidente della Repubblica n° 529 del 16 giugno 1959, che su proposta del Ministro della Marina Mercantile venne riconosciuta la personalità giuridica alla Navimodel con sede a Milano. Nel mese di settembre 1959 venivano promosse le prime regate di modelli radiocomandati. Sempre nel 1959 furono intensificati i contatti con le Associazioni consorelle europee per creare Organismo Internazionale che gestisse ed organizzasse il modellismo navale. Fra i promotori di una Federazione. che per il momento fù opportuno limitarla all’Europa, vi fu la Navimodel. Nel mese di gennaio del 1960 veniva costituita a Basilea con sede a Vienna, una Federazione Europea di modellismo navale denominata '"Naviga". Alle diverse riunioni per la stesura dei testi, sia per lo Statuto che per il regolamento, parteciparono rappresentanti italiani che apportarono il loro contributo. Nel 1961 veniva rinnovato il Consiglio Direttivo così composto: Presidente Vilfiderio Gioacchini; Vice-Presidenti; Luigi F. Rapi, Orazio Curti; Segretario Generale; Bonato Bruno membri Remigio Cervesato, Malfatti Ivo, Cesani Luciano, Carlo Fontanesi, Salvatore Salonia.

Dal 10 al 13 agosto si corsero a Karl Marx Stadt i Campionati Europei, l'Italia fù rappresentata dalla squadra dei. racer, non essendo ancora pronte e competitive le altre specialità. L’Italia conquisto due medaglie d'oro, tre di argento e due di bronzo e si classificò al terzo posto nella classifica per nazioni. Nel 1962 si compiva il 20° Anniversario della Associazione e in tale occasione venne indetta dal 6 febbraio al 30 marzo 1963 la Vª mostra Regionale di Modellismo Navale con l’esposizione di oltre 110 modelli provenienti da tutta Italia e la esibizione di modelli naviganti nella apposita vasca. Dal 10 al 15 settembre 1963 si svolge a Norimberga il II° Campionato Europeo, essendo stato il primo in fase sperimentale svoltosi a Vienna nel 1960. Alla manifestazione partecipò un nutrito numero di concorrenti Italiani dai modelli a motore alle vele. furono conquistate tre medaglie d'oro, una d’argento e una di bronzo, mentre l’Italia al classificò al 3° posto nella classifica per nazioni.

Nel 1964 venne rinnovato il Consiglio Direttivo così composto: Presidente; Vilfiderio Gioacchini, Vice-Presidenti; Luigi F.Rapi, Orazio Curti: Segretario Generale: Bruno Bonato, membri Renato Bestetti, Renigio Cervesato, Ivo Malfatti, Fortunato Costa, Cesati Alberto. Nel 1965 si svolsero i Campionati Italiani dei modelli a vela e del modelli a motore con una notevole partecipazione di concorrenti in vista del Campionati Europei di Amiens. Nel 1966 si corse, al Laghetto del Parco Lambro la prima gara Internazionale di racer al pilone a cui presero parte modellisti di Germania, Bulgaria e Francia. Tale gara venne ripetuta negli anni successivi con notevole successo. Nel 1967 si svolse il IV° Campionato Europeo di modellismo navale ad. Amiena con larga partecipazione di modellisti italiani che colsero brillanti successi in tutte le Classi con cinque medaglie d'oro, tre di argento, due di bronzo e il 3° posto nella classifica per Nazioni.

Il 23 gennaio 1968 veniva eletto il nuovo C.D. così composto; Presidente: Renato Bestetti, VicePresidenti; Orazio Curti e L. Fabio Rapi, Segretario: Cesare Brusotti; menbri: Alberto Aliberti, Ivo Malfatti, Alberto Cesati, Fortunato Costa, Cesare Lunghi. Nel frattempo il n° 42 del Bollettino usciva con una nuova veste tipografica grazie ad una gentile sponsorizzazione. Dal 24 febbraio al 7 aprile 1968 si tenne la VIª mostra Nazionale di modellismo navale presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica, con grande partecipazione di modellisti e con applaudite esibizioni di modelli naviganti radiocomandati nella vasca della mostra.

Nel 1969 si iniziarono le Regate di modelli a vela radiocomandati e nello stesso anno Naviga emanava il primo Regolamento di Regata. 5 Dal 4 al 10 agosto 1969 si svolse a Ruse (Bulgaria) il V° Campionato Europeo di Modellismo Navale, con una massiccia partecipazione di concorrenti italiani (2 pullman e 10 automobili) per un complessivo di 76 persone. Furono conquistate quattro medaglie d'oro, tre di argento, dieci di bronzo, mentre nella classifica per Nazioni l'Italia ottenne il 2° posto. Nel 1970 vennero adottate nuove classi di modelli radiocomandati con motore a scoppio e con motore elettrico e a questo scopo venne pubblicato il nuovo regolamento di Naviga. L'8 marzo 1970 venne rinnovato il C.D. così composto: Presidente Renato Bestetti, Vice-Presidenti: Orazio Curti - L. Fabio Rapi, Segretario Generale: Cesare Brusotti, membri; Aldo Gismano, Ivo Malfatti, Serafino Corio, Alberto Aliberti.

Dal 21 novembre al 27 dicembre 1970 si tenne presso il museo nazionale della Scienza e della Tecnica il VI° Campionato Europeo per modelli statici della classe C, con la partecipazione di 12 nazioni con 362 nodelli. Questo fu il primo Campionato solo della classe C, in quanto lo sviluppo del modellismo navale non consentiva più di organizzare Campionati di tutte le classi. Gli italiani ottennero 5 medaglie d'oro, 8 di argento, 7 di bronzo. La manifestazione ebbe un grande successo ed fu completata dal 1° Congresso di Modellismo Navale in tutte le sue espressioni: da quello tecnico-scientifico a quello hobbystico. Dal 17 al 22 agosto 1971 si svolsero il VII° Campionato Europeo dedicato solamente ai modelli a motore, con l’esclusione dei modelli a vela e di quelli statici che si erano svolti a Milano. La manifestazione ebbe luogo a Ostenda e vi parteciparono 289 concorrenti di 20 nazioni con 400 modelli. I modellisti italiani ottennero: 2 medaglie d'oro, 6 di argento e 1 di bronzo.

Questi campionati diedero un nuovo impulso al modellismo navale che divenne un modellismo di massa, con un taglio moderno, spettacolare e comunicativo. Per la grande diffusione del modellismo navale e per la crescente partecipazione fù quindi, come si è visto dividere i campionati nelle diverse specialità.. Infatti l’VIII° Campionato fu suddiviso così: 1972 Portorose (Yugoslayia) modelli a vela; 1972 Romania modelli statici; 1973 Ceske Budojovice (Cecoslovacchia ) classi ABE ed F. Nel 1972 il C.D. decideva di eleggere nei prossimi C.D. n° 9 membri della sede centrale e n° 8 membri appartenenti a sezioni e gruppi.. Nel decennio trascorso si dovette lamentare la scomparsa di prestigiosi e indimenticabili modellisti come Vilfiderio Gioacchinl per anni Presidente, Luciano Cesani, Remigio Cervesato.

Il 5 marzo 1972 veniva eletto il nuovo C.D. con il nuovo regolamento: Presidente Renato Bestetti, Vice-Presidenti.: Orazio Curti, L.Fabio Rapi; Segreteria-Tesoreria; Alberto Aliberti, Aldo Gismano, membri: Carlo Antonietti, Cesare Lunghi. Rapporti con Naviga: Ivo Malfatti. C.T.S. L.Fabio Rapi, Aldo Crespi, Ivo Malfatti, Luigi Rovati., Informazione e Stampa; Bruno Cingano, Consiglieri a disposizione: Bruno Renato, Luigi Preti, Carlo Alberani, Zecchili. Dal 10 al 18 luglio 1972 si svolsero i Campionati Europei di modelli a vela a Portorose (Yugoslavia). I nostri concorrenti non ebbero molta fortuna, dovuta anche a scarsa preparazione a poco giuoco di squadra e modelli non dimostrarsi all’altezza delle nuove tecnologie. Solo nella classe DM si è avuta una medaglia d'oro. Gli altri italiani ai sono classificati negli ultimi posti. Nell'agosto del 1973 si sono svolti i Campionati Europei per le classi A-B-E-F a Ceske Budejovice (Cecoslovacchia). La squadra italiana vinse; una medaglia d'oro (a squadre F6), tre3 medaglie di argento e due di bronzo.

Il 23 giugno 1973 venne convocata una Assemblea Straordinaria dei Soci, per prendere in esame la situazione tecnico-amministrativa e gestionale. In tale occasione si decise di fare un rimpasto del Consiglio, così composto: Presidente Renato Bestetti, vice-Presidente Orazio Curti, Segretario 6 Generale; Alberto Aliberti, membri; Cesare Lunghi, Aldo Gismano, Ivo Malafatti Walter Rotaris, Vittorio Taccani, Luigi Antonietti. Per le Sezioni: Dino Crespi, Marani Bruno, Gaetano Terrarossa, Mario Franceschinel, Francesco Preti, Carlo Alberani, Luigi Rovati, Renato Bruno.

Nel 1973 veniva sottoscritta una Polizza Assicurativa RC, legata alla attività agonistica-sportiva. Tra il settembre e l'ottobre 1973 vennero a mancare due illustri modellisti: Guglielmo Stobbia, fondatore con l'Ammiraglio Camperio nel 1942 di Navimodel e rifondatore nel 1947 e Edoardo Gambaro uno dei più preparati tecnici nel campo dei racer più volte Campione Europeo e Italiano. Nei mese di maggio del 1974 si svolse le elezioni per il rinnovo del C,D., sono risultati eletti: Presidente; Domenico Scala, Vice-Presidente: Orazio Curti, Segretario Generale; Sergio Bellabarba, membri: Dino Crespi, Aldo Gismano, Alberto Aliberti, Ivo Malfatti, Cesare Lunghi, Cesare Brusotti, Bruno Cingano, Luigi Rovati, Bruno Renato.

In agosto del 1974 si sono svolti i Campionati Europei dei modelli navali a vela a Vienna. Nessun italiano si è classificato. Nel mese di ottobre si sono tenuti i Campionati Europei dei modelli statici. Gli italiani hanno ottenuto: 2 medaglie d'oro, e 2 di bronzo. Nel mese di maggio è mancato Michele Simoncini, uno dei più bravi modellisti statici. Aveva fondato a Palermo la prima Sezione Navimodel della Sicilia. Nell'agosto del 1975 si sono svolti i Campionati Europei per le classi a motore a Welwyn Garden City (Inghilterra). Nella classe F6 vittoria della squadra italiana: medaglia d'oro e una medaglia di argento, due di bronzo. Nel giugno 1976 si è rinnovato il C.D. che è risultato così composto: Presidente; Aldo Gismano, Vice-Presidenti: Orazio Curti Alberto Aliberti, Comitato di Segreteria Gismano-Curti-Aliberti membri: Sergio Bellabarba, Cesare Lunghi, Vittorio Taccani, Bruno Cingano, Carlo Franceschinel, Mario Sabbadin, Piero Poggi, Giulio Bo, Paolozzi, Stoffel. Nel mese di ottobre 1976 si è svolto il X° Campionato Europeo di modellismo navale statico a Como. Gli italiani ai sono aggiudicate le seguenti medaglie: quattro d'oro, quattro d'argento, otto di bronzo. Nel febbraio 1977 durante l'Assemblea ordinaria e stata nominata un’apposita Commissione per la revisione dello Statuto. Nel mese di agosto si è svolto il X° Campionato di modelli a vela in Germania. Nessun italiano si è classificato. Nel mese di novembre-dicembre 1977 sono mancati Luigi Fabio Rapi e Giordano Aliverti.

Rapi fù uno dei primi Soci, fu animatore della componente sportiva dei modelli a vela ed introdusse in Italia questa disciplina. Fu Vice-Presidente fino al 1972. Aliverti fu un valente modellista nella specialità modelli naviganti con i quali colse successi in campo nazionale ed internazionale. Fù per parecchi anni Consigliere. Nel mese di Agosto 1977 si è tenuto a Kiew il X° Campionato Europeo dei modelli a motore. L'Italia ha conquistato tre medaglie d'oro e due di argento. Dal 29 luglio al 6 agosto ai è svolto all’ Idroscalo di Milano il 1° Campionato Italiano di modelli a vela Naviga, del 1978. La manifestazione ha avuto un particolare successo di partecipanti provenienti da 13 paesi con 173 modelli. Gli italiani si sono comportati degnamente ottenendo una medaglia d'oro, una di argento e due di bronzo. In settembre del 1978 si è svolto l’XI° Campionato Europeo per modelli statici a Cannes. L'Italia ha conquistato quattro medaglie d'oro. 7

Nel mese di ottobre 1978 è mancato Egidio Rossi, Consigliere uno dei più valenti modellisti dei racer al pilone, Nel dicembre del 1978 si è proceduto al rinnovo del C.D. così composto: Presidente» Aldo Gismano, Vice-Presidenti Orazio Curti, Alberto Aliberti, Segretario Generale; Èrcole Longoni, Comitato di Segreteria: Edoardo Guerreri, Giorgio Osculati, membri; Sergio Fiore, Giorgio Merlotti, Vittorio Taccani, Piero Poggi, Bruno Renato, Osvaldo Squilloni, Lamanna Renato, Barbieri Giancarlo, Franceschinel Mario, Boari. Carlo. Nel febbraio 1979 è mancato il Socio Carlo Giannelli valente modellista statico. Nel mese di agosto del 1979 si è tenuto il I° Campionato Mondiale dei modelli a motore. La partecipazione dei concorrenti Italiani che si sono recati in Germania è stata massiccia. L'Italia ha guadagnato n° 5 medaglie d'oro, n° 4 d'argento e n° 4 di bronzo. Nel luglio del 1980 si sono svolti i Campionati Mondiali dei modelli a vela a Nagykanizsa (Ungheria). I nostri concorrenti non si sono piazzati. In aprile del 1980 si è tenuta l'Assemblea Generale del Soci dove è stata approvata la modifica allo Statuto Sociale alla presenza del notaio Dott. Alfiere Fontana e dell'Avv. Sergio Fiore.

In agosto del 1980 si è tenuto a Rotterdam il Campionato del Mondo per nodelli della classe FSR; l'Italia ha guadagnato una medaglia d'oro. Nel mese di settembre 1981 si sono svolti i Campionati Mondiali della classe C a Jablonec in Boemia. Tutti i 15 modelli sono stati premiati: 3 medaglie d'oro, 7 di argento, 5 di bronzo. In agosto del 1981 si sono svolti a Magdeburgo nella DDR i Campionati mondiali delle classi a motore, gli italiani hanno vinto: 1 medaglia d'oro e 1 di bronzo. L.’11 ottobre 1981 si è svolta a Bologna l’Assemblea Generale dei Soci, ove è stato eletto il nuovo C.D. così composto: Presidente Aldo Gismano, Vice-Presidenti Alberto Aliberti e Emilio Rossi, Segretario Generale Edoardo Guerreri, membri: Sergio Fiore, Mario Alberani, Renzo Alfonsi, Renato Lamanna, Ercole Longoni, Osvaldo Squilloni, Luciano Zocca. Nel maggio 1982 si è organizzata una grande mostra di modellismo “Modelli Navali Italiani nel mondo” a Palazzo Accursio a Bologna. Alla manifestazione erano presenti il Presidente di Navimodel e molti Consiglieri, nonché il Sindaco di Bologna e altre autorità cittadine. Nei giorni seguenti si è tenuto il Convegno “ Il modellismo in una proiezione futura" che ebbe molto successo anche per la presenza del Presidente di Naviga Frank,

In agosto del 1982 si è svolto il III° Campionato del mondo dei modelli FSR a Les Andelys. I nostri concorrenti hanno guadagnato: tre medaglie d'oro. Nel novembre del 1982 è mancato il grande modellista statico Lorenzo Lascialfari. Nel mese di aprile del 1983 si è tenuta a Torino presso il Museo dell'automobile, una interessante rassegna dedicata a “ 15 anni di Modellismo Navale radiocomandato”. Nel mese di maggio del 1983 si è organizzata la prima mostra di modellismo statico nel Triveneto. Nel luglio del 1983 si sono svolti i Campionati Mondiali dei modelli a motore a Stara Zagora (Bulgaria) dove i nostri concorrenti hanno guadagnato: tre medaglie d'oro. In agosto del 1983 si sono organizzati a Liegi i Campionati Mondiali per modelli statici; gli italiani hanno vinto: 6 medaglie d'oro, 7 di argento, 16 di bronzo. Nel mese di gennaio del 1984 si è tenuta a Bologna l’Assemblea Generale dei soci ove è stato eletto il nuovo Consiglio così costituito: Presidente Aldo Gismano, Vice-Presidenti Pierluigi Buganè e Osvaldo Squilloni, Segretario Generale: Giorgio Merlotti, Tesoriere: Renato Neri, membri: Curti Orazio, Sergio Fiore, Alessandro Lucchini, Franco Ragazzi, Costantino Soccoli, Adriana Guerreri sostituita poi da Walter Marzorati. Nel mese di agosto del 1984 si è svolto il IV° Campionato del Mondo per modelli FSR. L'Italia ha vinto: una medaglia d'oro e una di bronzo. Nel mese di settembre 1984 è mancato Alberto Aliberti, grande appassionato di modellismo navale e grande sostenitore di Navimodel. Per anni è stato Consigliere, Vice-Presidente e Segretario. 8 Al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano nel dicembre 1984 si è organizzata una grande mostra navimodellistica che si era protratta fino al febbraio del 1985. Nell'ambito della mostra è stato assegnato il "Trofeo Città di Milano" dedicato alla memoria di Alberto Aliberti.

Nel mese di marzo del 1985 Aldo Gismano ha dato le dimissioni da Presidente. La Presidenza è stata assunta da Orazio Curti. Nell'aprile del 1985 a Ostiglia si è organizzato una grande competizione internazionale per le classi FSR-V e FSR-H, prova generale per i Campionati Mondiali che si effettueranno nel 1986. La gara ha avuto molto successo a cui a partecipato come osservatore il Presidente di Naviga Frank. Nel mese di. maggio è mancato Luciano Zocca grande sostenitore di Navimodel e valente modellista. È stato Consigliere. Nella riunione del C.D. del giugno 1985 Aldo Gismano è stato nominato Presidente Onorario. Nella stessa riunione si è avuto un rimpasto nel C.D. Il Consiglio è cosi risultato: Presidente Orazio Curti, Vice-Presidente: Piero Buganè. Segretario Generale: Giorgio Merlotti, membri: Renato Neri, Sergio Fiore, Soccoli Costantino, Franco Ragazzi, Chendi Domenico, Giancarlo Giorcelli, Osvaldo Squilloni, Walter Marzorati.

Nei primi giorni di dicembre del 1985 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica è stato organizzato il 1° Congresso Internazionale di Modellismo, organizzato dalla costituenda UFIM (unione federazioni Italiane modellistiche). La iniziativa di un certo interesse non ebbe seguito. Nel mese di luglio del 1985 sui laghi dello Zuidelpark di Rotterdam si sono svolti i Campionati Mondiali delle classi F6 e F7. Sono state vinte: due medaglie d'oro e due di argento. Nel 1986 il Circolo "Mezzaluna" di Mentana (Roma) ha premiato la Federazione Navimodel, per “L’attività svolta in mezzo secolo per la diffusione del modellismo navale come fenomeno culturale di grande respiro, rivolgendosi al mondo dei giovani dando spessore ad un movimento di rilevante interesse anche dal punto di vista sociale”. Nel mese di maggio del 1986 è mancato immaturamente il Consigliere Domenico Chendi. Nel mese di giugno è mancato Bruno Bonato, uno dei più vecchi soci di Navimodel e uno dei primi ad introdurre in Italia i modelli di racer al pilone. Fù Segretario per molti anni. Nel mese di agosto del 1986 si è effettuato il Campionato del Mondo FSR-V-H ad Ostiglia organizzato da Navimodel con il patrocinio del Comune di Ostiglia. La manifestazione ha avuto molto successo. Gli italiani si comportarono onorevolmente guadagnando: tre medaglie d'oro, due di bronzo. Il 17-9-1986 si è rinnovato il C.D. così composto; Presidente: Orazio Curti, Vice-Presidenti: Sergio Fiore, Carlo Pepe, Segretario Generale: Giancarlo Bonassi, membri: Piero Buganè, Giancarlo Giorcelli, Filippo Manfron. Giorgio Merlotti, Franco Ragazzi, Francesco Sanasi, Ezio Casini. Nel 1987 uscì il n° 100 del Bollettino, nel 45° Anniversario di Navimodel. Intatti nel gennaio 1957 le circolari informative, si trasformarono in Bollettino con cadenza bimestrale, che è sempre stata mantenuta.

Nel n° 1 del gennaio 1957 l'allora Presidente Vilfiderio Gioacchini, sottolineava gli sforzi fatti per gestire la Navimodel a fronte di inspiegabili incomprensioni e sterili diatribe. Argomenti che si ripetettero puntualmente nel lungo percorso gestionale di Navimodel. Nel 1987 è mancato Vittorio Alessiato vecchio socio e fondatore di Navimodel Club Torino. In aprile del 1987 si sono svolti i Campionati Mondiali della classe C a Rouen. Gli italiani si sono comportati con molto onore conquistando: 5 medaglie d'oro, 10 di argento, 10 di bronzo.

Nel giugno del 1987 si è svolto in DDR a Schwerin il V° Campionato Mondiale per modelli naviganti delle classi F6 ed F7 I nostri concorrenti, che sono sempre quelli di Torino, hanno guadagnato per l'ennesima volta due medaglie d'oro, Aldo Gismano è mancato nel luglio 1987. è inutile sottolineare l'opera e l'attività svolta a favore di Navimodel e la particolare passione per il modellismo navale. Nel mese di marzo del 1988 si sono svolte le elezioni per rinnovare il C.D. Sono risultati eletti; Presidente: Orazio Curti, Vice-Presidenti: Ezio Casini e Sergio Fiore, Segretario Generale: 9 Giancarlo Bonassi, Vice-Segretario: Giuseppe Riva, membri: Giancarlo Barbieri, Piero Buganè, Ennio Nicolai, Carlo Pepe, Adriano Perrero, Francesco Sanasi. Nel mese di agosto 1988 si sono svolti a Potsdam (DDB) i Campionati Mondiali delle classi FSRV-H. . Purtroppo nessun italiano si .è classificato in zona medaglie. Nel mese di marzo del 1989 si sono svolti i Campionati Mondiali della classe C. Gli italiani hanno vinto; 6 medaglie d'oro, 9 di argento, 9 di bronzo. Nel mese di aprile del 1989 è venuto a mancare Renato Forcellini valente modellista statico, specializzato in barche venete. La squadra italiana che doveva recarsi nel mese di agosto del 1989 ai Campionati Mondiali delle classi F6 e F7 in Cina non ha potuto partecipare per disguidi organizzativi.

Da 24 luglio al 3 agosto 1989 si sono svolti a Schreme (Austria) i Campionati Mondiali delle classi FSR-V-H. Gli italiani si sono comportati onorevolmente aggiudicandosi: una medaglia d'oro e quattro di argento. Nel mese di aprile del 1990 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del C.D. Presidente; Orazio Curti, Vice-Presidente:Giancarlo Giorcelli, Segreterio Generale: Ezio Casini, membri: Marco Biorci, Antonio Collini, Luca Guerrini, Umberto Guerrini, Giancarlo Barbieri, Ennio Denicolai, Piero Buganè, Adriano Perrero. Nel mese di maggio del 1991 si sono svolti a Varna i Campionati Mondiali della classe C. Purtroppo non ha partecipato la squadra italiana. È stato stilato a cura di una apposita Commissione Navimodel un regolamento per i modelli di navi in plastica. Naviga ha deciso di ripristinare i Campionati Europei per modelli della classe C. Nel mese di marzo del 1992 si è rinnovato il C,D che è risultato così composto; Presidente; Ezio Casini, Vice-Presidenti: Umberto Guerrini e Adriano Perrero, Segretario Generale: Luca Guerrini, membri: Borello Tullio, Menoni Luigi, Giorcelli Giancarlo, Denicolai Ennio, Trolese Giuseppe, Renier Marco. Si è tenuta a Roma nei mesi di novembre-dicembre 1992 a Castel S.Angelo, una grande mostra sulla evoluzione dei trasporti a cui ha partecipato la Navimodel con significativi modelli.

Nel 1992 è scaduto il 50' Anniversario di fondazione di Navimodel Nel mese di maggio del 1992 si è svolto la prima riedizione del Campionato Europeo della classe C a Hengelo (Olanda). Gli italiani hanno ottenuto: 3 medaglie d'oro, 11 d’argento e 9 di bronzo. Alla fine di luglio del 1992 si è tenuto l’VIII° Campionato Mondiale a Nykoping (Svezia) delle classi FSR-V-H. l'Italia ha conquistato: due medaglie d'oro. Nel 1993 si è proceduto al rimpasto del C.D. che è risultato così composto: Presidente: Ezio Casini, Vice-Presidente Umberto Guerrini, Segretario Generale: Luca Guerrini, membri; Adriano Perrero, Marco Renier, Giuseppe Trolese, Giancarlo Giorcelli. Silvano Zoni, Ennio Denicolai, Luigi Menoni, Tullio Borello, È mancato Ennio Denicolai, valente modellista e Consigliere di Navimodel.. Navimodel ha aderito ad un Comitato Cittadino di Amici del Museo della Scienza e della Tecnica. La squadra italiana non parteciperà al Campionati Mondiali FSR. Nel mese di agosto 1993 si sono svolti a Jablonec (Cecoslovacchia) i Campionati Mondiali della classe C. Gli Italiani hanno conquistato: 7 medaglie d'oro, 1 medaglia di argento, 6 medaglie di bronzo. Nel mese di marzo1994 si sono svolte le elezioni per il nuovo C.D. così composto: Presidente Ezio Casini, Vice-Presidenti; Giancarlo Bonassi, Luigi Menoni, Adriano Perrero, Segretario Generale: Silvano Zoni, segretario aggiunto; Umberto Guerrini, membri:Luca Guerrini, Nordio R., Bullo A., Giardina S., Borello T. 10 Nel 1994 è mancato Renzo Alfonsi Presidente del Club modellisti di Verona e Consigliere nonché attivo modellista.

Nel 1994 è scaduto il 35° Anniversario di fondazione di Naviga. Nella seduta del C.D. dell’ 11 giugno 1994 su proposta del Presidente Ezio Casini, Orazio Curti è stato nominato Presidente Onorario. Nel mese di agosto 1994 si sono svolti i Campionati Mondiali della classe FSR-V-H a Banska Bystrica (Slovacchia). Purtroppo nessun italiano si è classificato in zona medaglia. Nel 1994 è mancato Walter Marzorati, valente modellista e per anni Consigliere.

Nel mese di giugno 1994 si è svolto ad Odessa (Ukraina) il Campionato Europeo della classe C. Nessun concorrente italiano ha partecipato. Nel mese di ottobre è mancato il Socio di Ferrara Gianfranco Bassi. MEDAGLIERE Medaglie d'oro, argento, bronzo vinte dai concorrenti Italiani Soci Navimodel, nei vari Campionati Europei e Mondiali, nelle diverse classi, a partire dal 1961. inizio dei Campionati Naviga e fino al 1994 Medaglie d'oro Medaglia di argento Medaglie di bronzo 89 100 102

PRESIDENTI NAVIMODEL

1942 Amm.. Camperio

1947 – 1955 Guglielmo Stobbia

1955 – 1967 Vilfiderio Gioacchini

1967 – 1974 Renato Bestetti

1974 – 1976 Domenico Scala

1976 – 1985 Aldo Gismano

1985 – 1992 Orazio Curti.

1992 Ezio Casini Milano

dicembre 1994 Orazio Curti

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Cenni Storici

Cenni Storici

CENNI STORICI di MODELLISMO NAVALE
Il primo articolo pubblicato nel 1952 sul modellismo navale da Navimodel.
Parte prima
Quale è stato il primo modello navale?
Gli archeologi navali non hanno finora saputo precisarlo; comunque non sembra azzardata l’ipotesi
avanzata da taluni che il modello navale sia nato contemporaneamente o quasi alla nave.
E’ infatti logico supporre che i figli dei nostri proavi, per spirito di imitazione, abbiano fatto del
modellismo primitivo, abbandonando ai flutti del fiume o del mare, pezzi di legno o foglie aventi la
forma delle barche monoxili e delle conche di pelli ferine usate dai loro padri.
Siamo nel periodo neolitico cioè della pietra levigata - e non più tagliata – ossia all’incirca 15
secolo prima di Cristo!.
I modelli comunque, ebbero subito un significato prevalentemente religioso e tradizionale.
Nel 1929 venne fatta ad opera del prof. Woolley – negli scavi delle tombe reali di Ur (in Caldea) –
un’importantissima scoperta: quella di un modello navale.
Si tratta forse del modello più antico. – se si eccettua qualche esemplare di barca nilota costruita con
un piccolo fascio di papiro legato alle estremità ed allargato al centro – il modello di Ur è in argento
e rappresenta una barca del 40° secolo a. C.; misura cm. 65 di lunghezza; ha 4 banchi per i rematori
ed i remi (con pala fogliata cioè a forma di foglia) sono stati trovati fissati al loro posto al
capodibanda per effetto della ossidazione; al centro vi è una striscia arcata d’argento, evidente
supporto della tenda.
E’ da notare che questo modello di 5000 anni fa, ha perfetta similitudine con il tipo di barca tuttora
usato nella Maremma del sud.
Questa piccola imbarcazione era stata posta in una tomba reale probabilmente per trasportare lo
spirito del re defunto nell’aldilà.
Questo modello è senza dubbio uno dei più eloquenti esempi pervenutici a testimoniare la
continuità della vita sul fiume Eufrate.
Da ciò affiora l’importanza storica del modellismo navale.
Sempre nel periodo del Bronzo un altro popolo ha confermato il carattere religioso mistico del
modello navale.
Voglio alludere al forte popolo nuragico (sardo) il quale ha dimostrato il suo alto grado di civiltà
specialmente nella lavorazione del bronzo, prodotto traendo faticosamente il rame dalle rocce
cuprifere dell’isola, oppure importandolo in pani dalla lontana Ellade.
Dai numerosi “Nuraghi” stranissime costruzioni in pietra, che costituivano – casa – fortilizio –
tempio – sono ritornate alla luce armi caratteristiche, opere di scultura, nonché numerose navicelle
votive in bronzo – sormontate alla prua da un protome, taurino o leonino – che lasciano supporre
che il popolo nuragico abbia anche dominato sul mare, almeno attorno alle prode isolane e non
fosse estraneo agli ardimenti navali.
Analoghe navicelle bronzee votive o sacrali vennero rinvenute nelle tombe dell’antica Etruria.
Molte furono rintracciate a Vetulonia e tra queste una grandissima con molte figure di animali (una
specie di arca di Noè).
Tali esemplari appaiono importati o imitati da modelli sardi.
Altre barchette fittili di alabastro e di terracotta rinvenute in tutta l’Italia centrale ed appartenenti a
differenti epoche ed a diversi tipi di sepoltura, rivelano una sopravvivenza all’ispirazione religiosa.
L’abitudine di foggiare modelli di barche sopravvive alla nazione etrusca; infatti in età romana le
lampade di bronzo hanno ancora qualche volta la forma di una barca.

A parte il problema religioso, questi modellini hanno particolare importanza in quanto
rappresentano nella penisola italica i primi modelli plastici pervenuti fino a noi.
Piccole e talvolta rozzamente modellate, la loro forma è quella consueta del guscio antico, talvolta
senza protome animalesca e spesso con una leggera carenatura.
Tuttavia se non portano elementi alla storia della navigazione, rappresentano ad ogni modo pur
sempre un elemento importante nella storia del modellismo navale.
Anche il pesce ebbe un carattere sacro nella preistoria.
Retrocedendo di qualche migliaio di anni dobbiamo soffermarci sul periodo storico sul quale rifulge
la più vecchia civiltà del modo: quella egizia.
Anche fra questo grande popolo, che tanti problemi costruttivi ha saputo risolvere con il suo motore
umano (muscoli e garretti), il modellismo navale era di ispirazione religiosa o votiva.
Gli egiziani ritenevano che i defunti dovessero affrontare il viaggio sul fiume Abialus e quindi
l’arredamento delle tombe comportava anche una serie di battelli; questi erano, a seconda dei
periodi, o raffigurati sulle pareti delle tombe stesse o costituiti da piccoli modelli per la costruzione
dei quali pare esistessero degli artigiani specializzati.
Dagli scavi effettuati nelle tombe della valle dei Re ed altrove, vennero ritrovati numerosi esemplari
di questi modelli animati spesso da figurine in atteggiamenti ieratici o intente nella manovra della
nave.
Questi modelli rappresentano in maggioranza barche funerarie con al centro l’ara del defunto o
barche votive o destinate a riti speciali.
Le tombe faraoniche o dei nobili rigurgitavano di questi piccoli modelli in oro ed in argento, mentre
nelle tombe più modeste consistevano in curiosi piccoli battelli in legno più o meno
grossolanamente intagliati.
Tali modelli si trovano ora sparsi in gran numero nei musei di tutto il mondo.
Quello del Cairo ha una gamma di modelli che va dalla 1° alla 30° dinastia ed abbraccia circa 3000
anni rappresentando l’evoluzione delle costruzioni navali egizie.
Un ottimo esemplare di nave funeraria della 12° dinastia è conservato, fra altri importanti tesori, nel
Museo Egiziano di Torino.
I Fenici concorsero a migliorare tali costruzioni, ma purtroppo di questo popolo navigatore non ci è
pervenuto alcun esemplare di modello navale.
Per chiudere il periodo modellistico egiziano dirò che nella tomba di Tutankhamon venne trovato in
stato di perfetta conservazione, un tipico modello di barca marina,doppio pennone con vela
strafilata in basso e con molti particolari interessanti d’attrezzatura.
A questo tipo di vela, forse suggerito dai Fenici, si ispirarono poi i costruttori greci e latini nella
realizzazione delle loro triere, bireme, polireme.
Ed ecco un altro particolare interessante: fin verso la 20° dinastia le barche venivano costruite ad
incastro.
Data la scarsità del legno, venivano usate nella costruzione della barca delle tavolette di cedro fra
loro incastrate.
Lo scafo veniva pio rinforzato con un cavo passante lungo il bordo e tesato poi da poppa a prora
con il sistema del tirante della sega (un cavicchio inserito tra la doppia corda:
Non conoscevano ancora l’ancora e questa era costituita da un sasso bucato e trattenuto da un cavo
di papiro o da un reticolo o gerla contenente grossi ciottoli.
Il primo marinaio che successivamente scoprì che un semplice pesante ferro ricurvo tratteneva la
barca non arando sul fondo, non ha immaginato l’importanza della sua scoperta: aveva infatti
scoperto l’ancora.
Anche nel più splendido periodo Minoico (dal 2200 al 1600 a.C.) il modellismo mistico ebbe un
buon sviluppo: ad esempio nell’antro consacrato al mito dell’infanzia di Giove, sul monte Ida,
venne ritrovato, sfuggito al saccheggio dei pescatori che ne cavarono tesori che purtroppo andarono
dispersi, un bronzo fuso, di stile geometrico rappresentante una nave con rematori e timonieri.
Essa ricorda forse l’offerta dei conquistatori ce da poco erano venuti nell’isola di Creta

Vennero pure scoperti altri modelli, sempre di carattere votivo, risalenti al tempo della Grecia
classica e di Roma.
Ne esiste infatti uno al Museo di Atene che dà un’idea precisa di una galea.
Nel Museo Britannico esiste un modello di terracotta di una nave greca che risale al 6° secolo a.C.
Si tratta di una nave da trasporto.
Questo modello può essere paragonato a quello di maiolica esistente all’University College di
Londra,raffigurante una nave da trasporto del tutto dive dal tipo di guerra lunga e stretta.
Particolari notevoli di questa nave sono i boccaporti ed uno scafo razionalmente costruito per
consentire la massima portata.
Nei secoli che precedono la nascita di Gesù Cristo l’arte navale subisce una profonda evoluzione.
Tucidite assegna al 691 a.C. l’insegnamento che Glaucos avrebbe dato a Scio sul modo di forgiare il
ferro e saldarlo.
Viene cioè scoperto il chiodo !
Sembra a prima vista insignificante questa scoperta, ma essa segna un notevole progresso della
tecnica costruttiva.
Siamo ormai arrivati nel Medio Evo e per quanto in questo fosco periodo ben poco materiale
modellistico sia a noi pervenuto, tuttavia è opportuno segnalare che alcune significative
rappresentazioni delle navi del 1200 (velieri e acazie) esistono nei mosaici di San Marco di
Venezia.
Altri velieri pisani del XII secolo si trovano scolpiti sulla base del campanile di Pisa.
Non tutti i milanesi sanno che nella loro città è conservata una fedele riproduzione della “Tarida”
del trecento.
E’ posta in un altorilievo di quella meravigliosa arca di San Pietro Martire, opera di Giovanni di
Balduccio, nella Chiesa di San Eustorgio in Milano.
Si tratta di un prototipo di nave come tutte le figurazioni dell’epoca, ma per i suoi fedeli dettagli di
attrezzatura viene citata in ogni opera di archeologia e architettura navale.
Di questa nave si trova un modello, di fedele ricostruzione, nel Science Museum di Londra.
Altro bel tipo di veliero trecentesco lo si riscontra nell’arca argentata di San Simeone da Zara, opera
dell’orafo milanese Francesco da Sesto.
Il lavoro risale al1377.
Nel tesoro della Basilica del Santo a Padova viene conservato un reliquario argenteo del 400 a
forma di navicella (Tarida), un po’ di maniera ma che offre dettagli interessanti al modellista
ricostruttore di navi antiche.
Nel presbiterio della citata Basilica e precisamente nei bassorilievi bronzei del Bellano, è riprodotta
la scena della nave di Giona, opera del 1484.
Non si devono dimenticare i Vichinghi, grande popolo di navigatori, i quali si sono spinti con i loro
Drakkar fin nelle lontane terre della Vinlandia, identificate con le coste del Canada.
Essi però non ci lasciarono modelli delle loro navi: ci lasciarono di più e cioè alcuni esemplari delle
loro imbarcazioni usate come tombe per qualche grande loro principe e condottiero.
Nel fiordo di Goteborg venne rimesso alla luce uno di questi battelli quasi ancora intatto, con le sue
suppellettili, armature, utensili, ecc., che ha formato oggetto di studi profondi, in quanto coevo
documento della tecnica costruttiva di questi marinai.
Parte seconda
La Spagna cattolica continuò la tradizione votiva dei modelli.
Sono pervenuti ai nostri tempi alcuni esemplari rari, fra cui un modello di caracca del 1400.
E’ da rilevare che nella religione cattolica molti sono i riferimenti al mare.
Le chiese ad esempio erano costruite nella forma di una nave capovolta e tale tipo di costruzione è
appunto chiamata “navata”.

Altro esempio: a partire dal 9° secolo, l’incensorio aveva la forma ed il nome di una barca:
“navetta”.
Anche in altri paesi quali la Francia ed altre nazioni cattoliche bagnate dal mare, il modello navale
ebbe ispirazione religiosa.
In Inghilterra ed in altri paesi nordici,come la Svezia, la riforma di Lutero bandì però queste
manifestazioni sacre o votive in modo così radicale da distruggere quasi totalmente una
documentazione assai preziosa della evoluzione navale di quei secoli.
La regina Elisabetta d’Inghilterra non era ancora scomparsa che Phineas Pett, Commissario dei
Dock di Chatham in Inghilterra, principio del 1600, si mise a disegnare e costruire i primi modelli
ufficiali di navi inglesi.
Da quella epoca (1600-1655) ha inizio la fabbricazione a titolo sperimentale dei modelli navali,
tanto in Inghilterra, Olanda e successivamente in Francia come pure negli Stati baltici.
Queste navi non solo servivano di guida ai cantieri (da ricordare che fino a quell’epoca le navi
venivano impostate a “soggetto” cioè senza preventivi disegni, calcoli,ecc. ma dall’abilità dei
“proto” cioè dei capi artigiani che tramandavano di padre in figlio i cosiddetti segreti di
costruzione) ma talvolta venivano offerte ai Sovrani per sollevare il loro entusiasmo per la marina o
come regali in occasione di ricorrenze.
In seguito servirono agli armatori pubblici o privati quali modelli per la realizzazione di navi vere.
Ai tempi nostri gli armatori li usano per allettare i viaggiatori a scegliere le loro navi nei viaggi
marittimi.
Nei secoli della battaglia di Lepanto, delle Compagnie delle Indie, del Doge Morosini, il
Peloponnesiaco, (uno dei più grandi capitani dei suoi tempi che dette le ultime zampate del leone
veneto alla tracotanza turca nella memorabile difesa dell’isola di Candia) nell’epoca della guerra fra
Francia e Inghilterra sfociata nella battaglia di Tafalgar,in tutti i paesi vennero costruiti superbi
modelli di navi dell’epoca, veri gioielli religiosamente conservati nei musei e nelle raccolte private.
Fu appunto durante le guerre marittime fra la Francia e l’Inghilterra, che sorsero gli anzidetti
modellini dei prigionieri di guerra.
Ed ecco in qual modo ciò avvenne.
Gli inglesi avevano costruito a Dartmoor (ove per molti anni era stato conservato il famoso Galeone
del pirata elisabettiano Francis Drake) a Portchester Castle ed a Portsmouth tre grandi campi di
prigionieri di guerra.
Poi anche Liverpool accettò nelle sue casematte migliaia di prigionieri francesi.
Esisteva un accordo fra le due nazioni per il mantenimento dei prigionieri ma poi con il rincaro dei
prezzi e per altri motivi, i prigionieri ebbero a soffrire la mancanza di cibo ( come si ripetono gli
avvenimenti !).
Fu pertanto concesso di arrabattarsi in qualche modo ed allora molti di questi che erano artigiani
orafi, lavoratori dell’avorio, intarsiatori, orologiai, coscritti obbligatoriamente, si misero a costruire
dei micromodelli, con attrezzi rudimentali e quel poco materiale a loro disposizione, consistente in
ossa derivanti dai loro pasti, paglia, steli di saggina, pezzetti di legno duro, ecc.
Le vele erano in legno, il cordame costruito con capelli o fili ricavati dai loro indumenti.
Si tratta di micro modelli, in quanto la loro lunghezza non supera i 10 cm.
Sono montati su basi ornamentali, riposti in vetrinette originali ed hanno oggi un prezzo non
calcolabile.
Pur essendo microscopici, hanno una ricchezza di particolari che in nessun modo pregiudica le
proporzioni.
Così pure sono da ricordare i numerosi ex voto dei nostri marinai dei quali erano ricche le chiesette
e i santuari di tutta la costa italica ma particolarmente quella ligure.
Purtroppo molti di questi ingenui ma significativi modelli, che per devozione venivano recati a
piedi nudi da chi scioglieva il voto sono andati dispersi, parte per incuria, parte perché alienati ed
emigrati in Francia ove gli antiquari hanno saputo valorizzarli.
Se ne trovano ancora alcuni ben conservati sui coronamenti dei confessionali.

Camogli, la città dai mille velieri, come la definisce il Bono Ferrari conserva ancora molti modelli
delle navi degli Schiaffino e dei Narizzano che corsero tutti i mari e tennero sempre alta la nostra
bandiera.
In questi ultimi 50 anni l’arte della modellistica navale ha preso uno sviluppo notevole sia per
l’opera di volgarizzazione compiuta da taluni scrittori quali il Cap.no Mac Kann per l’America e il
Comandante Itoles per l’Inghilterra, sia per l’iniziativa delle riviste che pubblicarono i piani delle
navi più significative, sia per l’opera di taluni enti quali la Società di Ricerche Marittime di Saleus
nel Massachussett, la Lega Navale, ecc.
Sorsero poi le prime associazioni modellistiche: oggi l’America ne conta oltre 30, l’Inghilterra 50,
la Francia 20, il Belgio 7 ecc. e l’Italia 4 di cui due soltanto praticamente attive.
Taluni progettisti, architetti navali, progettarono modelli da regata rispondenti a determinate
caratteristiche e disciplinati da Classi (esistono almeno 5 classi internazionali) e si organizzarono
regate anch’esse disciplinate da regolamenti.
La costruzione di questi modelli, anzi, per essere più precisi, di queste imbarcazioni ristrette da
regata serve anche come studio per la realizzazione di barche in scala maggiore.
Nel secolo della motorizzazione non potevano mancare i modelli a propulsione meccanica ed
infatti, sulla scia dei tipi di imbarcazioni veloci “racers” a tre punti, formula americana, diversi
modellisti dilettanti anche in Italia dedicano il loro tempo libero allo studio, alla progettazione di
imbarcazioni veloci, alle prove in vasca e poi pratiche di stabilità, di compressione del motore, ecc.
Si deve pensare che taluni motori da 10cc. Sviluppano 15-18 mila giri al minuto!.
Questi motoscafi hanno raggiunto velocità di 135 Km di media oraria al pilone e sono così veloci
che talora la loro portanza diventa da idrodinamica ad aerodinamica, sollevandosi fra due punti di
appoggio di prua ed avendo solo il tergo, costituito da una pala d’elica, immerso.
Sono organismi delicatissimi, che subiscono anche l’influenza della temperatura dell’acqua, del
grado di umidità dell’aria.
Anche i modelli hanno le loro avventure
Sorvoliamo sui trafugamenti dei modelli,in oro ed argento, specie di oreficeria dei secoli trascorsi e
limitiamoci ad accennare ad una traversata atlantica di un modello di cutter.
Nel 1935 un modellista americano lanciò dalla costa della Virginia nell’Atlantico un cutter della
lunghezza di 80 cm. sulla coperta del quale aveva fissato un tubetto di vetro con un messaggio in
cui era scritto che chi, ritrovando il battello, ne avesse avvisato il proprietario, avrebbe ricevuto in
dono 50 dollari.
Dopo due anni il cutter venne trovato nella rada di Le Havre: portava le tracce di un lungo
soggiorno in mare e trascinava delle alghe di non meno di tre metri di lunghezza.
L’albero, dal quale pendeva ancora un lembo di vela, era spezzato ma era sostenuto però dalle
sartie.
Il pescatore che aveva trovato il battello scrisse al proprietario il quale mantenne la promessa del
premio e lasciò il battello in ricordo.
Quel piccolo guscio, prodigio di stabilità e di tenuta stagna, aveva percorso circa 7000 Km.
(calcolati in linea retta)
E’ infine da ricordare la grande utilità dei modelli nelle stazioni sperimentali ove si studia il
miglioramento della tecnica del trasporto marittimo e della riduzione dei costi.
I modelli vengono sottoposti nelle vasche a vari sforzi meccanici delle masse d’acqua sugli scafi e
sulle eliche con il controllo dinamometrico ed altri particolari strumenti di misurazione.
Chi costruisce i modelli?
I modellisti dilettanti appartengono a tutte le categorie sociali: impiegati, operai, tecnici
professionisti, studenti.
Anche l’elemento femminile incomincia ad interessarsi a questa dilettevole occupazione.
Quanto ad età i modellisti vanno dagli 8 agli 86 anni.
E’ deceduto nei mesi scorsi il “nonno” dei modellisti navali.

Era un ex marinaio, Giannetto Baraldi, che alla bella età di 83 anni realizzava ancora dei piccoli
galeoni che i villeggianti di S. Terenzo, La Spezia, si contendevano.
Lo scorso mese è venuto a mancare il Capitano Willer, inglese, all’età di 86 anni.
Era uno dei più apprezzati costruttori di modelli di navi del 1700 ed è trapassato quasi con i ferri da
lavoro in mano.
Lo scopo di questa crociata nei tempi remoti ed in quelli presenti è stato quello di mettere in rilievo
l’importanza del modellismo navale sotto vari aspetti.
Anzitutto come chiara documentazione del passato e siccome il passato è storia, rappresenta quindi
il patrimonio spirituale dei popoli: da qui scaturisce l’importanza che ha per la storia dei popoli,
della navigazione, il modellismo antico.
Come elemento tecnico, per i calcoli e le prove cui viene sottoposto il modello nella ricerca di
nuove formule, di nuovi perfezionamenti.
Ma il modello navale merita considerazione quale elemento artistico-decorativo; esso è
indubbiamente più completo, più suggestivo di un quadro in quanto colpisce di più l’immaginazione
ed è più fedele alla realtà.
Il modello navale inoltre è elemento di svago, ricreazione dello spirito, poiché queste piccole navi
facendoci solcare il mare della fantasia aprono una parentesi di serenità nella lotta continua per la
vita.
Il modello navale è apprezzabile altresì come elemento didattico, come efficace propaganda
marinara, come preparazione all’arte nautica, all’avviamento di una simpatica forma di artigianato.
Il modello navale, così come da noi è inteso, non è quello che molti ancora ritengono un giocattolo,
bensì la base necessaria per arrivare alla vetta più alta e cioè gli operosi Cantieri Navali di tutta
Italia.
Magg. Guglielmo Stobbia
Presidente “NAVIMODEL”
Il maggiore Guglielmo Stobbia fu il 3° Presidente e rimase in carica dal 1947 al 1955
Articolo pubblicato su:
ITALMODEL Navi
Parte Prima Anno 2 Numero 10 Maggio - Giugno - Luglio 1952
Parte Seconda Anno 2 Numero 11 Agosto - Settembre - Ottobre 1952

 

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CONSIGLI DIRETTIVI NAZIONALI

1942

Anno di fondazione in cui nasce “Associazione Modellistica Marinara Milanese” Navimodel

Fondatore e Presidente: Ammiraglio Camperio Filippo

Altri soci fondatori: Guglielmo Stobbia, Orazio Curti e vari soci della Lega Navale Italiana sezione di Milano

1946 Elezioni 21 novembre 1946 Presidente: Comandante Jarach Federico Segretario: Zipoli Giancarlo Assemblea generale: è stato stabilito all’unanimità di aggiornare definitivamente la denominazione di “Navimodel” in “Associazione Modellistica Navale” omettendo la vecchia dicitura di “Associazione Modellistica Marinara Milanese”, e questo in vista degli sviluppi sempre più vasti dell’associazione. 1947 Rifondazione “Associazione Modellistica Navale” Navimodel Presidente: Stobbia Guglielmo. Segretario Generale: Zipoli Giancarlo 1948 1949 Presidente: Stobbia Guglielmo. Segretario Generale: Zipoli Giancarlo 1950 1951 Presidente: Stobbia Guglielmo. Segretario Generale: Zipoli Giancarlo 1952 1953 Presidente: Stobbia Guglielmo. Segretario Generale: Zipoli Giancarlo 1954 Presidente: Stobbia Guglielmo. Segretario Generale: Zipoli Giancarlo 1955 1956 Elezioni 30 gennaio 1955 Presidente: Gioacchini Vilfiderio Segretario Generale: Gismano Aldo Vicepresidenti: Curti Orazio, Brusotti Cesare Consiglieri: Cesati Alberto, Mauri Carlo, Cervesato Remigio, Sartorio Arnaldo, Bonato Bruno. 1957 1958 Elezioni 1957 Presidente: Gioacchini Vilfiderio Segretario Generale: Brusotti Cesare Vicepresidente: Sarnella Sabato Consiglieri: Orazio Curti, Rapi Luigi F., Mauri Carlo, Segati Alberto, Bonato Bruno, Cervesato Sergio, Gismano Aldo. 1 1959 1960 Elezioni febbraio 1959 Presidente: Gioacchini Vilfiderio Segretario Generale: Curti Orazio Vicepresidente: Rapi Luigi F. Consiglieri: Marani Bruno, Fontanesi Carlo, Bonato Bruno, Cervesato Remigio, Gismano Aldo. 1961 1962 Elezioni 1961 Presidente: Gioacchini Vilfiderio Segretario Generale: Bonato Bruno Vicepresidenti: Rapi Luigi F., Orazio Curti Consiglieri: Malfatti Ivo, Cesani Luciano, Cervesato Remigio, Fontanesi Carlo, Salonia Salvatore 1964 Elezioni 1964 Presidente: Gioacchini Vilfiderio Segretario Generale: Bonato Bruno Vicepresidenti: Rapi Luigi F., Orazio Curti Consiglieri: Bestetti Renato, Malfatti Ivo, Cesati Alberto, Cervesato Remigio, Costa Fortunato. 1968 1969 Elezioni 23 gennaio 1968 Presidente: Bestetti Renato Segretario Generale: Brusotti Cesare Vicepresidenti: Rapi L.Fabio, Orazio Curti Consiglieri: Aliberti Alberto, Malfatti Ivo, Cesati Alberto, Costa Fortunato, Lunghi Cesare. 1970 1971 Elezioni 8 marzo 1970 Presidente: Bestetti Renato Segretario Generale: Brusotti Cesare Vicepresidenti: Rapi L. Flavio, Orazio Curti Consiglieri: Gismano Aldo, Malfatti Ivo, Corio Serafino, Aliberti Alberto. 1972 1973 Elezioni 5 marzo 1972 Presidente: Bestetti Renato Segretario Generale e Tesoreria: Aliberti Alberto, Gismano Aldo. Vicepresidenti: Rapi L. Flavio, Curti Orazio Consiglieri: Antonietti Carlo, Lunghi Cesare Rapporti con NAVIGA: Malfatti Ivo CTS: Rapi L. Flavio, Crespi Aldo, Malfatti Ivo, Rovati Luigi. Informazione e stampa: Cingano Bruno Consiglieri a disposizione: Renato Bruno, Preti Luigi, Alberani Carlo, Zecchili. 1973 Rimpasto del CDN Elezioni 23 giugno 1973 Assemblea Generale Straordinaria Presidente: Bestetti Renato Segretario Generale: Aliberti Alberto Vicepresidente: Curti Orazio 2 Consiglieri: Lunghi Cesare, Gismano Aldo, Malfatti Ivo, Rotaris Walter, Taccani Vittorio, Antonietti Luigi. Per le Sezioni: Crespi Dino, Marani Bruno, Terrarossa Gaetano, Franceschinel Mario, Preti Francesco, Alberani Carlo, Rovati Luigi, Renato Bruno. 1974 1975 Elezioni maggio 1974 Presidente: Scala Domenico Segretario Generale: Bellabarba Sergio Vicepresidente: Curti Orazio Consiglieri: Crespi Dino, Gismano Aldo, Aliberti Alberto, Malfatti Ivo, Lunghi Cesare, Brusotti Cesare, Cingano Bruno, Rovati Luigi, Renato Bruno. 1976 1977 Elezioni giugno 1976 Presidente: Gismano Aldo Comitato di Segreteria: Gismano Aldo, Curti Orazio, Aliberti Alberto. Vicepresidenti: Curti Orazio, Aliberti Alberto Consiglieri: Bellabarba Sergio, Lunghi Cesare, Taccani Vittorio, Cingano Bruno, Franceschinel Carlo, Sabbadin Mario, Poggi Piero, Bo Giulio, Paolozzi, Stoffel. 1978 1979 Elezioni dicembre 1978 Presidente: Gismano Aldo Segretario Generale: Longoni Ercole Comitato di Segreteria: Guerreri Edoardo, Osculati Giorgio Vicepresidenti: Curti Orazio, Aliberti Alberto Consiglieri: Fiore Sergio, Merlotti Giorgio, Taccani Vittorio, Poggi Piero, Renato Bruno, Squilloni Osvaldo, Lamanna Renato, Barbieri Giancarlo, Franceschinel Mario, Boari Carlo. 1981 1982 Elezioni 11 ottobre 1981 a Bologna Presidente: Gismano Aldo Segretario Generale: Guerreri Edoardo Vicepresidenti: Aliberti Alberto, Rossi Emilio Consiglieri: Fiore Sergio, Alberani Mario, Alfonsi Renzo, Lamanna Renato, Longoni Ercole, Squilloni Osvaldo, Zocca Luciano. 1984 1985 Elezioni gennaio 1984 a Bologna Presidente: Gismano Aldo Segretario Generale: Merlotti Giorgio Tesoriere: Neri Renato Vicepresidenti: Buganè Pierluigi, Squilloni Osvaldo Consiglieri: Curti Orazio, Fiore Sergio, Lucchini Alessandro, Ragazzi Franco, Soccoli Costantino, Guerreri Adriana sostituita nel corso del mandato da Marzorati Walter 1985 Marzo 1985 Dimissioni del Presidente Gismano Aldo La presidenza è stata assunta da Curti Orazio Giugno 1985 Rimpasto del CDN Presidente: Curti Orazio 3 Segretario Generale: Merlotti Giorgio Vicepresidentei: Buganè Piero. Consiglieri: Neri Renato, Fiore Sergio, Soccoli Costantino, Ragazzi Franco, Chendi Domenico, Giorcelli Giancarlo, Squilloni Osvaldo, Marzorati Walter. 1986 1987 Elezioni 17 settembre 1986 Presidente: Curti Orazio Segretario Generale: Bonassi Giancarlo Vicepresidenti: Pepe Carlo, Fiore Sergio Consiglieri: Buganè Piero, Giorcelli Giancarlo, Manfron Filippo, Merlotti Giorgio, Ragazzi Franco, Sanasi Francesco, Casini Ezio. 1988 1989 Elezioni marzo 1988 Presidente: Curti Orazio Segretario Generale: Bonassi Giancarlo Vice Segretario: Riva Giuseppe Vicepresidenti: Fiore Sergio, Casini Ezio Consiglieri: Barbieri Giancarlo, Buganè Piero, Nicolai Ennio, Pepe Carlo, Perrero Adriano, Sanasi Francesco. 1990 1991 Elezioni aprile 1990 Presidente: Curti Orazio Segretario Generale: Ezio Casini Vicepresidente: Giorcelli Giancarlo Consiglieri: Biorci Marco, Collini Antonio, Guerrini Luca, Guerrini Umberto, Barbieri Giancarlo, Denicolai Ennio, Buganè Piero, Perrero Adriano 1992 1993 Elezioni marzo 1992 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Guerrini Luca Vicepresidenti: Guerrini Umberto, Perrero Adriano Consiglieri: Borello Tullio, Menoni Luigi, Giorcelli Giancarlo, Denicolai Ennio, Trolese Giuseppe, Renier Marco 1993 Rimpasto del CDN Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Guerrini Luca Vicepresidente: Guerrini Umberto. Consiglieri: Perrero Adriano, Renier Marco, Trolese Giuseppe, Giorcelli Giancarlo, Zoni Silvano, Denicolai Ennio, Menoni Luigi, Borello Tullio. 1994 1995 Elezioni 20 marzo 1994 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Zoni Silvano Segretario aggiunto: Guerrini Umberto Vicepresidenti: Bonassi Giancarlo Menoni Luigi Perrero Adriano Consiglieri: Guerrini Luca Nordio Romeo Bullo Alberto Giardina Salvatore Borello Tullio 4 1996 1997 Elezioni 18 febbraio 1996 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Longoni Ercole (aiuto Guerrini Umberto) Vicepresidenti: Bonassi Giancarlo Nordio Romeo Perrero Adriano Consiglieri: Bignami Luciano Braghi Luciano Bullo Alberto Giardina Salvatore Guerrini Umberto Napoletano Umberto 1998 1999 Elezioni 22 marzo 1998 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Bottalico Michele Segretario aggiunto: Guerrini Umberto Vicepresidenti: : Nordio Romeo Pepe Carlo Perrero Adriano Consiglieri: Bonassi Giancarlo Bullo Alberto Coloma Giacomo Lupi Piergiorgio Napolitano Umberto 2000 2001 Elezioni 19 marzo 2000 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Bottalico Michele Vicepresidenti: Bigi Roberto Bignami Luciano Nordio Romeo Consiglieri: : Bonassi Giancarlo Bullo Alberto Coloma Giacomo Lupi Piergiorgio Napolitano Umberto Pastorino Luciano 2002 2003 Elezioni 17 marzo 2002 Presidente: Casini Ezio Segretario Generale: Bottalico Michele Vicepresidenti: Bigi Roberto Bignami Luciano Nordio Romeo Bignami Luciano fino a gennaio 2003 lo sostituisce dal 2 febbraio Lupi Piergiorgio Consiglieri: Bullo Alberto Coloma Giacomo Lupi Piergiorgio Napolitano Umberto Pastorino Luciano Petroli Leonardo Dal 2 febbraio subentra a Bignami Luciano come consigliere Spinelli Danilo 2004 2005 Elezioni 29 febbraio 2004 Presidente: Branca Giovanni Segretario Generale: Spinelli Danilo Vicepresidenti: Bigi Roberto Pastorino Luciano Consiglieri: Cavalli Andrea Coloma Giacomo Lupi Piergiorgio Massarino Sergio Origgi Luigi Napolitano Umberto Petroli Leonardo 2006 2007 Elezioni 12 marzo 2006 Presidente: Branca Giovanni Segretario Generale: Spinelli Danilo Coadiutore Segretario Generale: Bottalico Michele Nella riunione del 14/10/06 si sono invertiti i ruoli tra Spinelli Danilo e Bottalico Michele Vicepresidenti: Bigi Roberto Petroli Leonardo Consiglieri: Barbieri Andrea Bignami Luciano Coloma Giacomo Dova Stefano Napolitano Umberto Origgi Luigi 5 2008 2008 5 ottobre Elezioni 1 marzo 2008 Presidente: Branca Giovanni Segretario Generale: Bottalico Michele Vicepresidenti: Barbieri Andrea Bignami Luciano Casini Ezio Consiglieri: Cavalli Jacopo Marazzi Luciano Menoni Luigino Napolitano Umberto Oldini Pietro Petroli Leonardo Nel corso del mandato Marazzi Luciano è stato sostituito da Paveto Giuseppe e Oldini Pietro da Spinelli Danilo 2008 5 ottobre 2009 5 ottobre 2008 Rimpasto del C.D.N. causato dalle dimissioni del Presidente Branca Giovanni a cui subentra nel CDN Origgi Luigi come Consigliere Presidente: Bignami Luciano Segretario Generale: Bottalico Michele Vicepresidenti: Barbieri Andrea Menoni Luigino Petroli Leonardo Consiglieri: Cavalli Jacopo Casini Ezio Napolitano Umberto Origgi Luigi Paveto Giuseppe Spinelli Danilo Le successive dimissioni del consigliere Casini Ezio determinano l’entrata nel C.D.N. di Bigi Roberto con la carica di Vicepresidente 2009 Presidente: Bignami Luciano Segretario Generale: Bottalico Michele Vicepresidenti: Barbieri Andrea Bigi Roberto Menoni Luigino Petroli Leonardo Consiglieri: Cavalli Jacopo Napolitano Umberto Origgi Luigi Paveto Giuseppe Spinelli Danilo 2010 2011 Elezioni 23 gennaio 2010 Presidente: Bignami Luciano Segretario Generale: Menoni Luigino Vicepresidenti: Bigi Roberto Oldini Pietro Petroli Leonardo Consiglieri: Baldacci Marco, Fissore Franco, Napolitano Umberto, Paveto Giuseppe, Rucco Nico, Spinelli Danilo Nel corso del mandato, a causa delle dimissioni di Franco Fissore da Consigliere è subentrato Picchi Lamberto assumendo la carica di Vicepresidente in quanto in precedenza già responsabile della sezione NS 2012 2013 Elezioni 26 febbraio 2012 Presidente: Bignami Luciano Segretario Generale: Menoni Luigino Vicepresidenti: Bigi Roberto Branca Giovanni Petroli Leonardo Consiglieri: Baldacci Marco, Borghi Sergio, Bottalico Michele, Malaspina Sandro, Paveto Giuseppe, Rucco Nico. Aggiornato al 1 marzo 2012 6 PRESIDENTI NAVIMODEL 1942 1946 Amm. Filippo Camperio 1946 1947 Federico Jarach, 1947 1955 Guglielmo Stobbia 1955 1967 Vilfiderio Gioacchini 1967 1974 Renato Bestetti 1974 1976 Domenico Scala 1976 1985 Aldo Gismano 1985 1992 Orazio Curti 1992 2004 Ezio Casini 2004 2008 Giovanni Branca 2008 Luciano Bignami La Direzione NAVIMODEL

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Documentazione

Documenti e Ricerche

In questa Sezione sono raccolti documenti inerenti gli studi eseguiti da modellisti per i modellisti, come:

  • Articoli di interesse nautico e modellistico proposti dai soci
  • Archeologia Ricostruttiva
  • I nostri modelli

 

  • Monografia Navimodel

    Monografia Navimodel

    Frederik Henrik Chapman

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  • Liber Gazarie

    Navi e navigazione a Genova nel 1300

    Liber Gazarie

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  • Prof. Marco Bonino

    Ricostruzione della barca C di Pisa S. Rossore

    Prof. Marco Bonino

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  • Gianfranco Tanzilli

    Riferimenti storico-archeologici e strutturali della tetrére rodia

    Gianfranco Tanzilli

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  • Gianfranco Tanzilli

    Studio per la ricostruzione di una Monere Oneraria e da guerra dei "Tirreni" del V-IV sec.A.c.

    Gianfranco Tanzilli

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  • Massimo Palandri

    Le piroghe Polinesiane

    Massimo Palandri

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Schede

  • Le disavventure di un modellista

    Amerigo Vespucci
    Le disavventure di un modellista

    Michele Bottalico - Foto Gallery

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  • Gianfranco Tanzilli

    Pentecontoro
    Articolo pubblicato dal Notiziario Modellistico 1/13  del “Gruppo Modellistico Trentino di Studio e Ricerca Storica”

    Gianfranco Tanzilli

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  • Luigi Carraro

    Reliant
    rimochiatore fluviale scala 1:24

    Luigi Carraro - Foto Gallery

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  • Giancarlo Acerbi

    AURORA
    Corvetta Francese 1766 - 1775

    Giancarlo Acerbi - Foto Gallery

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  • Luca Tarpani

    Navicello Toscano

    Luca Tarpani

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  • Leonardo Petroli

    Riva Acquarama Special

    Leonardo Petroli

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  • Umberto Napolitano

    La Stella Polare

    Umberto Napolitano - Foto Gallery

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  • Gianfranco Tanzilli

    I Punici e la quadrireme rodia del III sec. a.C.

    Gianfranco Tanzilli

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  • Luigi Origgi

    Vascello da 74 cannoni

    Scala 1:72

    Luigi Origgi - Foto Gallery

Documenti per il modellista

Raccolte di documenti utili al modellista quali i manuali del perfetto modellista navale o documenti riservati ai soci

  • Manuale del modellista navale
  • Notiziario periodico (Riservato ai soci)
  • Raccolta di Newsletter (Raccolta delle newsletter inviate agli iscritti)

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Frammenti di Passato

Frammenti di Passato

FRAMMENTI DI PASSATO
NOTIZIE SPARSE RACCOLTE DA VECCHIE RIVISTE E GIORNALI
ANNI 1940 e 1950
1946
Rubrica di Modellismo Navale
NAVIMODEL
ASSOCIAZIONE MODELLISTICA NAVALE
Anzitutto una notizia per i soci Navimodel che non hanno potuto prendere parte all’Assemblea
sociale del 21 novembre 1946:
E’ stato eletto Presidente di Navimodel il Comandante Federico Jarach, luminosa figura di Marinaio
e di studioso, a cui vanno i più fervidi auguri di tutti i nostri soci.
E’ stato poi stabilito all’unanimità di aggiornare definitivamente la denominazione di Navimodel in
“Associazione Modellistica Navale” omettendo la vecchia dicitura di “Associazione Modellistica
Marinara Milanese”, e questo in vista degli sviluppi sempre più vasti dell’associazione.
Nel numero scorso era stata preannunciata la pubblicazione di un piano di un modello a vela da
corsa, allo scopo di indire poi una regata; non volendo però iniziare un nuovo tipo, almeno per ora,
si è pensato di usufruire di un magnifico tipo già esistente, precisamente la Classe V, proposta dai
modellisti veneziani e della quale sono apparsi i piani costruttivi nello scorso numero di febbraio.
E’ stato quindi scelto il tipo dell’Associazione Veneta, anche per rafforzare sempre più la
collaborazione fra i vari gruppi modellistici.
“Navimodel” offre ora i piani e le istruzioni per costruire un tipo di nave che tanto si è resa famosa
in questi turbinosi anni, la Jeep del mare, ossia la “Victory ship”.
I modellisti che amano i particolari troveranno tale modello molto interessante
Segue nel testo un articolo sulla costruzione di un modello in scala molto ridotta e con disegno
semplificato di una nave “Victory ship” tipo liberty
Giancarlo Zipoli
Articolo pubblicato su:
VELA E MOTORE
Dicembre 1946

1951
REGATE PROVINCIALI NAVIMODEL
Como 23 settembre 1951
Domenica 23 settembre, si sono riunite a Como le sezioni sportive dell’Associazione Modellistica
Navale Navimodel per la gara di chiusura.
La manifestazione è stata organizzata dalla sede di Milano, presieduta dal dottor Guglielmo
Stobbia, sotto gli auspici del Circolo della Vela di Como.
Il cielo nuvoloso, che sembrava dover deludere l’ansiosa attesa di tutti gli sportivi, si è rischiarato a
poco a poco,lasciando che il sole scintillasse sulle acque calme w sul verde delle sponde che
facevano da stupenda corona al lago.
In questo periodo il modellismo navale italiano sta ricevendo un nuovo impulso dopo anni di
silenzioso lavoro: grazie all’operosità intensa, alla passione degli iniziati, ai sacrifici dei dirigenti e
degli associati, un nuovo ampio orizzonte si è aperto alla modellistica navale.
Infatti la manifestazione che si è teste conclusa ha voluto riassumere e dimostrare, in un confronto
diretto tra costruttori la potenzialità, il grado di preparazione dei modellisti e quindi infondere a tutti
la spinta a meglio progredire, incitandoli a raggiungere il perfezionamento agognato.
La giornata è stata intensa.
Il mattino è stato dedicato alla messa a punto degli scafi e dei motori, operazione che si è svolta in
una atmosfera di fervido entusiasmo, in mezzo a una piccola folla di curiosi e di appassionati.
Lo scampanio del mezzogiorno radunò tutti i modellisti e gli amici attorno a una lunga tavola, dove,
tra conversazioni cordialmente amichevoli frammiste a discussioni tecniche, si attese l’ora delle
gare.
Concorrenti e pubblico si sono ammassati sulla riva e alle 14,30 favorite da un inaspettato e ben
accolto vento del Tivano, hanno avuto inizio le regate a vela.
Le gare consistevano in tre prove ai punti, su un percorso in linea retta di 500 metri.
Primi a partire sono stai modelli della classe F, di un metro: lo scafo sorprendente di Crivelli, con
timone automatico ad allerone, si è imposto con superiorità schiacciante in tutte e tre le prove.
Nella classe dei modelli inferiori a un metro, si è classificato primo Zipoli con un bel modello di
“Star”, dopo una combattutissima competizione.
Infine le gare a vela si sono concluse con una prova di modelli da m.1,27, classe internazionale M, a
titolo sperimentale.
Terminate le competizioni a vela, hanno avuto inizio le prove dei modelli a propulsione meccanica.
Ammiratissima la corazzata Richelieu del geom. Alberto Cesati, costruita con rara perizia e curata
con finezza nei minimi particolari.
Il modello, che è stato premiato col primo premio, si è imposto non solo come esecuzione, ma
anche come perfetta navigabilità.
Da segnalare, pure nel campo della propulsione a vapore, le bellissime ed entusiasmanti
realizzazioni di Remigio Cervesato.
Meno lisce le cose sono andate durante le prove dei motori a scoppio, a causa specialmente della
mancanza del pilone, prove che si sono svolte in linea retta, tra la viva preoccupazione dei rispettivi
proprietari, timorosi di veder cozzare i propri modelli contro qualche ostacolo.
Nonostante si sia ancora lontani dall’ottenere quel perfezionamento raggiunto dagli stranieri, le
imbarcazioni sottoposte alla prova, hanno dimostrato qualche progresso in velocità rispetto alle
competizioni precedenti.
Il miglior concorrente è stato il signor Giovanni Giannetto, il cui “racer”, pur non essendo molto
veloce, ha dato prova di facile avviamento e di ottima navigabilità.

Un encomio particolare va alla Sezione di Parma guidata dall’infaticabile cav. Filiberto Paoli, a cui
è toccato il premio speciale per il maggior numero di modelli presentati.
Molto ammirati furono i suoi “racers” costruiti con personale finezza.
L’Associazione Modellistica Navale di Milano è grata al Circolo della Vela di Como per l’ospitalità
amichevole e per il riconoscimento tributato a questa attività.
Un cordiale ringraziamento va anche al dottor Italo Briano che ha offerto ai concorrenti vincenti tre
abbonamenti alla Rivista Italmodel.
Altro premio messo in palio è stato un motorino a scoppio del signor Mauri di sua fabbricazione.
Anche altre ditte e soci hanno contribuito al successo della manifestazione, tra cui il signor
Gismano, la ditta Movo, la Tessile.
A tutti un sentito grazie.
ARITA CURZIO
Risultati delle gare
Prima gara: Cutter da regata classe F, un metro
1. Sig. Crivelli Claudio punti 15
2. A pari merito Ing. Rapi Luigi e Sig. Boccelli-Ferrarini punti 9
3. Sig. Biagini Licio di Canzo punti 8
Seconda gara: Cutter da regata classe Junior, inferiori a un metro.
1. Sig. Zipoli Giancarlo punti 10
2. Sig. Rapi Alberto punti 7
3. Sig. Croti Giovanni punti 6
Terza gara: modelli a propulsione meccanica di qualunque tipo, purchè con elica immersa.
1. Geom. Cesati Alberto(Corazzata Richelieu)
2. Sig. Giannetto Giovanni
3. Sig. Bonato Bruno
4. Sig. Cervesato Remiglio
Quarta gara per il maggior numero di modelli presentati.
1. Sig. Cav Paoli Filiberto di Parma con n° 6 modelli
Articolo pubblicato su:
ITALMODEL Navi
Anno 1 Numero 6/7 Dicembre 1951

1952
PRIMO SALONE INTERNAZIONALE DEL MODELLISMO RIDOTTO
Nei giorni da 31 Gennaio al 10 Febbraio ha avuto luogo a Ginevra una grande mostra di modelli di
ogni specie: aerei, auto, treni, navi con la partecipazione di oltre 300 modellisti europei, tra cui
numerosissimi italiani che eccelsero specie nel modellismo navale.
Il nostro Direttore Dott. Briano, fiduciario per l’Italia per navi e treni, fece anche parte della Giuria
Internazionale per l’assegnazione di diplomi e premi ai migliori espositori.
Nel prossimo numero pubblicheremo ampia relazione.
Articolo pubblicato su:
ITALMODEL Navi
Anno 2 Numero 8 Gennaio – Febbraio 1952
1952
MODELLISTI NAVALI
MILANESI IN MARE
ALLA MOSTRA DI GINEVRA
I modellisti navali milanesi hanno trasportato in terra svizzera i loro piccoli capolavori, per
partecipare alla prima rassegna internazionale che si svolge a Ginevra in questi giorni, all’insegna
del “Salon International du modéle reduit”.
E’ la prima volta che i nostri cosiddetti “navimodellisti” varcano la frontiera per allineare i frutti
delle loro fatiche accanto a quelli di altri appassionati di quest’arte certosina, convenuti dalla stessa
Svizzera, dalla Francia, dalla Germania e da altri Paesi europei.
Insieme con i modellisti milanesi sono presenti a Ginevra, nel grandioso palazzo dello Sport, gli
esponenti di Genova, Torino, Ancona, Firenze, Ivrea.
Fra i partecipanti milanesi, Bruno Bonato esibisce un motoscafo da diporto a propulsione a molla;
Orazio Curti un modello di Cutter da regata, classe internazionale, vincitore dei campionati
nazionali dell’aprile 1950; Egidio Baroni un modello di “jawl”.
Del maggiore Guglielmo Stobbia ammirata una galea sottile veneta (seconda metà del XVI secolo),
ricostruita da un particolare del quadro raffigurante il “Martirio di Santa Cristina”, esistente nel
Palazzo Ducale di Venezia.
Trattasi di una tipica imbarcazione mediterranea a remi e a vela scomparsa agli albori del XIX
secolo.
La galea è detta “sottile” perché era a un solo albero, mentre le galee “grosse e bastarde” ne
avevano due ed anche tre , portanti una grande antenna con vela latina di differente ampiezza, da
usarsi secondo l’intensità del vento.
Ciascuno dei rematori, in numero di tre o cinque, manovrava un remo, a “scaloccio”.
Dello stesso autore un modello di “galeone elisabettiano”, della fine del XVI secolo e un modello
statico di “galea savoina” della seconda metà del XVI secolo.
E’ questa una ricostruzione della galea “Capitana” di Casa Savoia, comandata dall’ammiraglio
Andrea Provana di Leyni, che partecipò alla battaglia di Lepanto.

Lo stesso maggiore Stobbia ha presentato ancora un modello statico di “felucca piratesca” del XVII
secolo, tipica imbarcazione usata dai pirati della corte di Barberia, per le loro scorrerie nel
Mediterraneo.
Di solito avevano due alberi a vele latine e 12 remi per banda, ai quali erano incatenati cristiani
catturati sulle coste europee o in scaramucce navali; e infine, una nave dei Vikinghi “Drakkar” del
X secolo d.C.
Questa nave dei “Re dei Mari” è ispirata a quella scoperta negli scavi di Gokstad.
Erano agili imbarcazioni aventi la prua e la poppa eguali, per poter avanzare con i remi
indifferentemente nei due sensi.
Alberto Cesati ha dal suo canto inviato un modello della corazzata “ Richelieu”; Ludovico Crivelli
un modello di imbarcazione della classe internazionale “F” ; Remigio Cervesato una motrice a
vapore veloce monocilindrica a doppio effetto e Giancarlo Zipoli vari interessanti modelli e plastici
navali.
La partecipazione di modellisti navali milanesi alla esposizione internazionale di Ginevra ha
dimostrato ancora una volta la valentia tecnica dei singoli modellisti e insieme, il rigoglio di
un’attività che appassiona, a Milano, cinquecento soci della Associazione Modellistica Navale
Navimodel
Articolo pubblicato su:
CORRIERE D’INFORMAZIONE Pomeriggio
Corriere Milanese
Martedì/Mercoledì 5/6 Febbraio 1952
1952
CORSO DI MODELLISMO NAVALE
La Lega Navale Italiana – Sezione di Milano col concorso dell’Associazione Modellistica
Nazionale “NAVIMODEL” ha istituito in Milano un corso di “Modellistica Navale”.
Il corso comprenderà lezioni di carattere generale.
Storia della Nave e Navigazione Navale, materiale di costruzione, sistemi di costruzione,disegno
tecnico navale, costruzione modelli.
Il Corso è libero a tutti: avrà inizio il 15 Marzo p.v. e termine il 30 Novembre.
Alla fine del corso gli Allievi meritevoli potranno conseguire diplomi e premi vari.
Essi saranno inoltre segnalati a tutte le Industrie fornitrici della Marina.
Le iscrizioni sono gratuite e libere a tutti e si ricevono presso la Segreteria della Lega Navale
Italiana Corso Magenta n° 12 nelle consuete ore d’ufficio.
Articolo pubblicato su:
ITALMODEL Navi
Anno 2 Numero 8 Gennaio – Febbraio 1952

1953
ATTIVITA’ NAVIMODEL
A chiusura dell’attività della sezione sportiva di Navimodel il 9 Novembre u.s. si è svolta
all’Idroscalo di Milano una manifestazione con regate di modelli a vela e a motore.
Nell’occasione sono stati presentati nuovi modelli sia della classe 1 metro e M 50/800 nonché dei
racers.
Si è inoltre collaudato con successo il radio-comando costruito dal socio Cesati Alberto di cui la
riproduzione in copertina.
Il modello radiocomandato ha dato ottima prova compiendo evoluzioni perfette ed ha riscosso il
massimo interesse del pubblico e degli appassionati presenti alla manifestazione.
Il radiocomando è montato su un bel modello di corvetta lungo 1 metro e la sua peculiarità consiste
nel comando oscillante che, ci risulta, applicato per la prima volta in Italia.
Il Sig. Cesati Alberto pertanto, essendo stato il primo a realizzare un radiocomando perfettamente
funzionante, ha vinto il premio messo in palio da Navimodel secondo quanto comunicato anche
sulle pagine di questa rivista.
Per quanto concerne il concorso a premi per la Corazzata Vittorio Veneto la Direzione di
Navimodel comunica che la manifestazione è stata rimandata nei mesi Marzo-Aprile del 1953 per i
sopravvenuti impegni assunti dall’Associazione e per permettere una più larga partecipazione di
concorrenti.
Si invitano nuovamente i modellisti italiani ad ultimare le loro costruzioni e ad inviare la loro
adesione presso la nuova sede di Navimodel: Via San Vittore n°15 Milano senza di che, strano a
dirsi, il concorso non potrà avere luogo.
Si rende noto inoltre, che la Direzione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica ha voluto
concedere a Navimodel la nuova sede per l’opera appassionata che dirigenti e soci hanno svolto e
stanno svolgendo per il ripristino ed il restauro del nuovo Museo Navale di Milano.
L’Associazione dispone quindi di un vasto locale adibito a sala di ritrovo , convegno e lettura, dove
nei prossimi mesi verranno ripresi i corsi di navimodellismo e di un locale sistemato ad uso della
Presidenza-Segreteria.
Ha inoltre in manutenzione un attrezzato laboratorio annesso al Museo Navale per il restauro dei
modelli.
Saranno ben gradite le visite degli appassionati navimodellisti di tutta Italia; dell’esistenza dei
quadri si è avuta recente notizia dal Direttore di questa rivista ed in ogni caso si plaude alle loro
intenzioni di costituire sodalizi navimodellistici.
Si invitano anche a mezzo di queste colonne tutti i soci che non l’hanno ancora fatto di restituire
debitamente completate le cartoline loro spedite da tempo, riguardanti la raccolta di dati statistici
che saranno di potente ausilio per il completamento del registro navale modellistico e per un
maggior sviluppo dell’Associazione.
Articolo pubblicato su:
ITALMODEL Navi
Anno 3 Numero 13 Gennaio – Febbraio 1953

ANNI 1980
1980
NOTIZIARIO NAVIMODEL N° 85
Anno XX 1980
La parola del Segretario Generale
Ma dove siete, cosa fate tutti nascosti nelle vostre tane a tirar fili e segare legna?
Date un po’ di respiro alle vostre mogli e alle vostre madri inferocite dal gran polverone scrivendo
all’Associazione dove altri come Voi hanno bisogno dio sentire che non sono i soli che si fanno
odiare dalla famiglia.
Scherzi a parte bisogna che l’Associazione sia una cosa viva, non importa che si sappia scrivere,
basta solo fare una fila di croci, una dopo l’altra per sapere che non si muove la coda per nulla.
Possibile che i problemi li abbia solo io ed a Voi vada tutto liscio?
I miei dubbi non possono essere le vostre certezze?
Merlotti come fa a muovere quel dito, Barbieri come fa a tagliare la lamiera, Bellabarba sapere tutte
quelle cose sulle vele quadre ed Osculati e De Ros come tengono in mano quella maledetta matita?
Sono cose che mi mettono in crisi e dico: Adesso Vi saluto e non mi rivedrete mai più…..
Poi, rimando, ci ripenso, ricomincio a sperare ed eccomi qui a chiederVi un pò di conforto.
Scrivete, porca miseria, e mi sentirò meno infelice.
Dimenticavo di ringraziare tutti coloro che mi hanno accolto benevolmente.
A presto
Il Segretario Generale
Edo Guerreri
Associazione Modellistica Navale
NAVIMODEL
Federazione Nazionale Italiana
Non è certo un vagito quello che sentite ma il “do di petto” di un illustre tenore.
Da tempo si voleva e finalmente si è fatta.
Di che cosa parliamo, ma della Federazione.
Non una delle tante, ma una sola.
Quella che volevamo tutti da anni.
Il parto non è stato semplice né indolore ma è nata adulta questa Federazione.
La NAVIMODEL, augusta madre trentenne, nel fiore degli anni, ha dato la luce a la:
ASSOCIAZIONE MODELLISTICA NAVALE NAVIMODEL
FEDERAZIONE NAZIONALE ITALIANA e Vi par poco?
Nella Sala Rossi del Museo della Scienza e della Tecnica, alla presenza del Notaio Dott. Fontana ed
ai Soci intervenuti numerosissimi, si è votata all’unanimità la fatidica svolta.
Si sono approvate le variazioni al Vecchio Statuto che riportiamo integralmente dopo il discorso di
apertura del nostro beneamato Presidente Aldo Gismano, che consigliamo a tutti di leggere
Per color che non fossero intervenuti diciamo che il nostro Vice Presidente Ing. Orazio Curti,
Direttore tecnico del Museo, dopo l’Assemblea ed il meraviglioso pranzo sociale con amici e
parenti, sotto le volte affrescate dello stupendo Oratorio degli Olivetani, ci ha condotti per mano in
una interessantissima visita al Museo.
Lasciamo comunque parola al verbale che racconterà in modo molto più ufficiale di quanto stiamo
facendo noi come si è svolta l’Assemblea del 13 aprile.

Verbale di Assemblea
L’anno 1980 – millenovecentoottanta – il giorno 13 – tredici aprile, alle ore 10,30 – dieci e minuti
trenta – in Milano, via S. Vittore n. 19 nel Palazzo del Museo della Scienza e della Tecnica,
avanti a me dott. ALFIERO FONTANA, notaio in Milano, iscritto nel Collegio Notarile di Milano,
è personalmente comparso il Signor: -avv. FIORE SERGIO THEODOROWICZ nato a Trieste il 2
settembre 1926, domiciliato a Milano, via S. Eufemia n. 19 avvocato.
Detto comparente della cui identità personale io Notaio sono certo, fatta espressa rinuncia col mio
consenso alla assistenza dei testimoni, agendo nella sua qualità di membro del Consiglio Direttivo
della Associazione: “ASSOCIAZIONE MODELLISTICA NAVALE NAZIONALE
NAVIMODEL” con sede in Milano, via S. Vittore n. 19, costituita con atto a rogito dott. Raffaello
Meneghini Notaio in Milano in data 29 luglio 1955 n. 38941/10521 di Repertorio, registrato a
Milano il 5 agosto 1955 al n. 5013 vol.1093, riconosciuta giuridicamente con D.P.R. n.529 del 16
giugno 1959, come egli dichiara, mi comunica che è qui riunita i9n seconda convocazione
l’Assemblea dei Soci di detta Associazione per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Relazione del Presidente
2. Approvazione Bilancio Consuntivo 1979
3. Approvazione bilancio Preventivo 1980
4. Approvazione definitiva ed ufficiale del nuovo statuto e verbalizzazione notarile
5. varie ed eventuali
e mi richiede di ricevere per atto pubblico il relativo verbale limitatamente alla parte straordinaria
dell’ordine del giorno stesso.
Aderendo alla richiesta fattami, io Notaio do atto di quanto segue.
Assume la presidenza, su designazione degli intervenuti, il comparente avv. Sergio Fiore il quale
constata e fa constatare che l’Assemblea è stata regolarmente convocata mediante avviso personale
contenente l’ordine del giorno, inviato a tutti i soci con lettera raccomandata, che sono presenti in
proprio o per regolari deleghe; che pertanto ai sensi dell’art. 12 dello Statuto, l’Assemblea è
regolarmente costituita ed atta a deliberare.
Passandosi quindi alla trattazione degli argomenti all’Ordine del Giorno il presidente comunica che
la parte ordinaria dello stesso è già stata deliberata con separato verbale, in data odierna, trascritto
sul libro verbali delle riunioni delle Assemblee dell’Associazione stessa, ed espone i motivi che
consigliano l’adozione di un nuovo testo di Statuto adeguato alle attuali caratteristiche interne ed
internazionali dell’attività navimodellistica.
L’Assemblea, udito ed approvato l’esposto del Presidente, dopo breve discussione, all’unanimità
delibera:
1) Di adottare il nuovo testo dello Statuto Sociale che, steso su quattro fogli di carta, letto da me
Notaio al comparente che lo approva e meco lo sottoscrive, al presente atto si allega sotto la
lettera “A” quale sua parte integrante e sostanziale.
2) Di dare mandato al comparente per l’esecuzione delle formalità dipendenti dalla presente
delibera fin d’ora autorizzandolo ad introdurre nell’allegato Statuto le modifiche che fossero
richieste dall’Autorità competente.
Null’altro essendovi da deliberare, e più nessuno chiedendo la parola, il Presidente dichiara chiusa
la presente Assemblea essendo le ore 13.
Il presente atto scritto da me Notaio, è stato da me letto, unitamente all’allegato, al comparente che
lo ha approvato.
Consta di un foglio di carta scritto su tre intere facciate e ventidue righe della quarta.
F.to SERGIO THEODOROROWICZ FIORE
Dott. ALFIERO FONTANA (LS)

1987
NOTIZIARIO NAVIMODEL N° 102
Anno XXVII 1987
Notizie
Gruppo Navimodellistico Lombardo
“Lo Scandaglio”
Abbiamo il piacere di segnalare che si è costituito a Milano il:
Gruppo Navimodellistico Lombardo “Lo Scandaglio”
Che si prefigge di organizzare e diffondere il modellismo navale statico della Regione Lombardia,
chiamando a raccolta tutti gli appartenenti all’ex Sezione di Milano NAVIMODEL appassionati di
modelli statici, di arte e di archeologia navale, di ricerche storiche e tecniche.
Questo Gruppo si è già iscritto alla nostra Federazione e viene ospitato presso la Sede di via S.
Vittore 19.
Presso questa sede ci si può trovare ogni II° e IV° lunedì del mese, dalle ore 21 alle ore 23.
Porgiamo i migliori auguri di proficua attività a questo nuovo Gruppo.
Delegazione Federazione Jugoslava a Milano
Il giorno 7 marzo 1987, presso il ristorante “Bivio” il Presidente della Federazione, ing. Curti, ed il
Segretario Generale, sig. Bonassi, sono intervenuti ad una simpatica cena offerta dal Presidente
dell’A.M.N.N. sig. Casini, in occasione della visita dei signori Josip Zanko (dirigente dei Centri di
tecnica popolare di Zagabria) e Brane Colaric (dirigente dei Centri popolari di Lubiana)appartenenti
alla Federazione Jugoslava di navimodellismo.
Al termine sono stati scambiati omaggi e promesse per una maggior proficua collaborazione, in
campo modellistico fra le due Federazioni.

 

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